Blog & “fan page”

Se, per ogni blogger, il metro del successo è dato dall’insieme de:

  1. Il numero dei lettori fedeli (difficilmente quantificabile quando gli utenti arrivino dall’ADSL)
  2. Il numero delle visite o dei visitatori “unici” (termine per indicare diversi tra loro)
  3. L’interesse delle pagine (in parte misurabile con i commenti in ogni post)

Google-Analytics[1]E, la metrica per misurare questo successo, è in primis Google Analytics o qualsiasi altro strumento di analisi delle visite (come la versione depotenziata di Analytics che si trova integrata nella piattaforma di blogging di Google: Blogger).

Per raggiungere il risultato di incrementare la fama del sito, soprattutto agli inizi, la qualità dei post non basta: serve la pubblicità e, con i soldi che ha fatto Facebook, direi che non c’è niente di meglio di quel social media per farsi pubblicità.

Se, per Blogger, l’interazione con il social media di riferimento (in quel caso Google+) è integrata nella piattaforma stessa, per i siti realizzati con WordPress  la prassi è quella di creare una “fan page”.

PanglossIeri ho creato la “fan page” su Facebook e nei prossimi giorni creerò quella su Google+; ero indeciso se crearla a nome del Blog o con lo pseudonimo ma, nell’ipotesi di ampliare il campo editoriale, ho deciso di farla con lo pseudonimo anche perché, pubblicare note a nome dello pseudonimo, mi sembra più sensato che pubblicarle a nome della pagina stessa.

L’ultimo passo sarà quello di automatizzare i post, ma per il momento mi limito a pubblicizzarne un paio al giorno in ordine cronologico.

Spero che la scelta dell’immagine tratta dal famoso dipinto di Charles Gabriel Lemonnier usata in Wikipedia per ricordare l’Illuminismo e rappresentante la lettura della tragedia di Voltaire: L’orfano della Cina sia di vostro gradimento.

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